giornate calde…
…e non mi riferisco solo all’afa che attanaglia queste giornate milanesi estive del 2007.
Sono giornate di fuoco anche per il lavoro.
Ho passato lo scorso weekend ancora in ufficio a lavorare per un cliente.
A volte mi domando perchè, alcune società, nonostante abbiamo sul libro paga delle figure “manageriali” (a volte anche tecniche), non si rendono conto che non possono chiedere due giornate di lavoro per integrare delle modifiche su un’applicazione web java vecchia di 4 anni sviluppata da altri. Quelle due giornate mi sevono solo per capire che fà quell’applicazione, per capire quale classe richiama cosa e come potrei inserire le nuove feature richieste.
Ieri sono entrato nell’ufficio di questo cliente alle 8.30 del mattino e ne sono uscito alle 20.15 (bhè..l’aria condizionata a palla è forse la cosa più bella che c’è li dentro).
Nonostante un paio di minuti di sconforto per la complessità di quell’accrocchio applicativo (superato con un pò di caffeina e, in via del tutto eccezionale, con un pò di nicotina), alla sera il codice ha cominciato a fare quello che gli ho chiesto e il mio java-neurone era soddisfatto…con buona pace del cliente e mia.