gparted e qualche problemino con Grub

Il mio hard disk è diviso in 7 partizioni:
una per widows sVista (!) e il resto per Linux/Fedora, con una partizione ancora in FAT32 in cui tenere files di scambio con windows se capita.
Decidere quanto spazio assegnare ad una partizione non è cosa facile, soprattutto per l’uso che poi se ne farà nel tempo. Sul mio pc, è risultato che la partizione per “/opt” è praticamente piena e quella di “/” è praticamente vuota. Così come la partizione per sVISTA è sovradimensionata. Si è reso necessario recuperare dello spazio e riassegnarlo. Come? con GParted. Gparted è un tool praticamente identico al vecchio PartitionMagic (ormai inglobato dalla Symantec). Quello che devo fare io, richiede l’esecuzione di Gparted da boot, e quindi ho scaricato la versoine LiveUSB di Gparted e l’ho installata su una chiavetta da 512mb dimenticata sulla scrivania da tempo. Creare una chiavetta bootable mi ha richiesto più del previsto, penso per qualche problema del bios che non la riconosceva correttamete, ma è stata facilmente risolto utilizzando il pratico tool della HP (HP-USB Format Tool ). Fatta la chiavetta e riavvito il pc, mi sono messo a simulare un pò di ridimensionamenti e sono riuscito a recuperare ben 20GB di spazio, principalmente da sVista. Il difficile adesso è riassegnarlo alle partizioni giuste. Per prima cosa ho tolto lo spazio dalla partizione ntfs di vista e l’ho lasciato tra windows e la partizione principale (/) della Fedora, ed ho fatto una prova di riavvio. Tutto ok.
A questo punto ho spostato la partizione Fedora dopo la windows lasciando il blocco del nuovo spazio a destra della fedora, pronto per essere riassegnato.
Tempo di esecuzione: 40minuti! fantastico. La partizione che ho spostato è quella con GRUB e tutti i file principali di Linux, quindi ero un pò preoccupato che qualcosa potesse non funzionare più nel modo corretto, ma i miei timori sono svaniti subito dopo un altro reboot. A questo punto riassegno a tre partizioni (/home, /opt, /mnt) lo spazio necessario recuperando quello che non mi serve. Il processo ci mette due ore (circa 18GB da spostare). Alle 23.30 riavvio e con mia sorpresa, invece di comparire la schermata di Grub, lo schermo si riempe di scritte “grub” bianche su sfondo nero come mostrato in questa raccolta di errori (punto 7). Per risolvere il problema ho cercato prima di capire se le partizioni erano ancora al loro posto e se fosse qualche problema con l’MBR. Ecco quindi che la mia chiavetta d’emergenza USB con Knoppix mi ha confermato che l’hard disk era ancora sano. Il problema è qualcosa legato al Grub. Dopo diversi inutili tentativi, alle 2.30 del mattino ho deciso che era ora di riposare. Il sonno porta consiglio, ed infatti alla mattina ho trovato la soluzione. Ho inserito il cd installante della CentoOS (l’unico che avevo a casa in quel momento) e ho fatto partire l’installazione in modalita linux rescue. Il setup cerca precedenti installazioni di fedora/red hat /centos e le carica in /mnt/sysimage.
Con il comando chroot /mnt/sysimage si accede alla versione già presente e da li con il grub-install /dev/sda ho ripristinato il boot corretto del pc. Tutto si è risolto e il mio hard disk ha nuovo spazio…anche in previsione del prossimo rilascio della Fedora 9 previsto per la fine di aprile.
Comandi per riparare il boot di Fedora:
da boot: linux rescue
chroot /mnt/sysimage

grub-install /dev/sda