Adidas miCoach Pacer provato in anteprima

In questi giorni sto provando in anteprima il nuovo Adidas miCoach . La fortuna di provare questo geek gadget è unica. L’Adidas vuole puntare ad incrementare le sue quote di mercato nel running con un oggettino che possa competere con il ben diffuso Nike+.
Adidas Italia ha presentato prima di natale, ad alcuni geek runners e bloggers, la nuova collezione running 2010 oltre agli sviluppi e le funzioni di questo piccolo ma molto promettente digital personal coach.
La versione che Adidas mi ha dato in prova è il miCoach Pacer.

Nella scatola si trova il pacer, il cardiofrequenzimetro, fascia per il cardio, il sensore andatura, la sua clip, pila, cavetto usb, cavetto audio, manuale.
Il sensore andatura può essere attaccato con la sua clip alle scarpe oppure inserito all’interno delle scarpe della nuova collezione Adidas (come fa la Nike). Il cardiofrequenzimetro si può attaccare, con i bottoni a pressione, all’abbigliamento Adidas oppure tramite fascia pettorale. Il pacer, ed ecco la novità, si può collegare tra gli auricolari e il lettore mp3. Questo permette di ascoltare durante l’allenamento, la voce del coach sul tipo di attività e velocità che dobbiamo mantenere.
Io mi sono sempre allenato tramite passo/andatura sulla distanza. Il miCoach, invece, approccia l’allenamento sulla frequenza cardiaca e tempo.
Per prima cosa si crea un profilo sul sito www.adidas.it/micoach, si impostano altezza e peso, e si decide quale tipo di attività vogliamo fare. La scelta è molto completa, da un allenamento per dimagrire, a quello per scaricare lo stress o ai più complessi per preparare una maratona. Gli allenamenti sono molto facili da configurare e personalizzare (possiamo modificare i giorni di riposo, quello per il lungo, cambiare noi le date proposte) e la visualizzazione è ottima e facilmente comprensibile. Devo dire che l’interfaccia è ben fatta. Per il momento ho fatto due uscite con il miCoach. Per la prima non ho configurato nulla. Ho aperto la scatola, caricato il pacer e sono uscito (si imposta free sul Pacer e si corre). Volevo verificare le impostazioni di fabbrica e la sua precisione. Confrontandolo con il gps, devo dire che sono rimasto sorpreso dalla precisione (ho corso su strada piana per 10km). Collegando il miCoach Pacer al sito, ho verificato i dati raccolti e la frequenza cardiaca nei vari punti del percorso. Non sono un grande fan del cardiofrequenzimetro e trovo l’assenza del gps un leak importante, ma sono curioso di vedere i miei progressi preparando la prossima maratona (Milano 11/aprile) con il miCoach e lavorando sulle zone blu/verde/gialle/rosse dei BPM. Ieri ho creato il mio piano di lavoro. Ho saltato l’allenamento di valutazione (12 minuti) e sono passato direttamente a quello successivo con 31 minuti lavorando su zona blu, verde e gialla. Il difficile, per me, è accelerare/rallentare l’andatura per rientrare nelle zone di frequenza impostate. L’analisi post allenamento dei valori registrati mi ha mostrato che sono rimasto nelle zone solo il 31% (dovrò adattare e cambiare il modo in cui mi alleno…forse in meglio).

Ho trovato questo tipo di impostazione molto buona (per chi come me si è preparato sull’andatura prima che sulla resistenza cardiaca). Il vantaggio del Pacer rispetto ad altri sistemi simili è il follow continuo durante l’allenamento tramite la voce (ho scelto la voce femminile in italiano). Lei (dovrò trovarle un nome, no? 🙂 ) annuncia la zona cardiaca in cui bisogna correre e per quanto tempo. Se siamo fuori (BPM più alti o bassi rispetto alla zona), ti avvisa e questo è molto importante per un allenamento curato e ben eseguito. Alla fine riepiloga i dati raccolti con un “…allenamento concluso. ottimo lavoro”. Carina.
Ero scettico per l’assenza del gps e l’approccio sulla frequenza cardiaca. Ora penso che sia davvero uno strumento utile e da cui nascerà una dipendenza per i miei allenamenti. Quando esco a correre, avrò con me l’ipod, orologio garmin forerunner gps, adidas micoach pacer collegato all’ipod, fascia pettorale con cardiofrequenzimetro (odio la fascia…dovrò prendermi le nuove maglie Adidas con porta frequenzimentro?), sensore andatura sulle scarpe, iphone. Sono praticamente un geek runner multitecnologico, multidevice….e non c’è cura, lo so 🙂

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(disclaimer: l’Adidas non mi ha chiesto una recensione del miCoach in questo blog. L’uso del miCoach mi è stato dato per seguirne la discussione tecnica su alcuni forum. Questo post è libero da qualunque vincolo contrattuale tra me, l’Adidas e terzi coinvolti nel lancio del miCoach e rappresenta la mia libera valutazione)

13 Replies to “Adidas miCoach Pacer provato in anteprima”

  1. A differenza del modello Nike questo lo puoi usare con qualsiasi scarpa (visto che io uso le brooks), ora che ho visto il tuo articolo mi sono convinto ancora di più a comperarlo.
    A maggio al mio compleanno sarà un acquisto obbligato 🙂

  2. Il problema è che registra velocità massime fino a 19.8 km/h…potevano farlo almeno fino a 30 km/H 🙁

  3. eh…Non mi sono posto il problema vista la mia velocità massima a livello di bradipo amatoriale. Come hai verificato questa cosa?

  4. Beh dai, 19,8 vuol dire andare a 3′ e direi che sotto non è proprio il target dello strumento 🙂

  5. E’ prossimo alla velocità da maratoneta olimpionico. Direi che sotto i 3′ è un altro pianeta 🙂

  6. Ho provato in alcuni negozi ma non l’ho trovato. E’ in vendita online? Esiste uno shop adidas online per l’Italia?

  7. Sul sito di Adidas.com c’è lo “Store Finder”.
    Questo è il link:
    http://www.adidas.com/it/stores
    Fai ricerca avanza perchè puoi:
    – cercare per città
    – per distanza da quella città
    – restringere la ricerca su determinati prodotti.
    L’ho provato e funziona bene e riporta tutti i negozi dove poter comprare il miCoach.

  8. Grazie. Ti chiedo ancora un consiglio sul prodotto, dal momento che l’hai provato: non potendo utilizzare in gara lettori mp3 o auricolari, il modello miCoach Pacer si avvale anche di un LED colorato come il modello Zone, o di fatto senza auricolari perde il suo valore?

  9. Il pacer ha un solo auricolare, dx o sx come sei comodo tu. Non sono cuffie stereo. Potendolo attaccare a cascata con il lettore mp3, non era necessario mettere cuffie stereo (credo sia questo il motivo), e come auricolare singolo non da problemi in gara. Sul fatto che sia vietato l’uso di player mp3, ne ho lette tante (che risalgono al 2007 con la maratona di NY). Sembra che dal 2009 siano vietati in gare FIDAL ma non ho mai visto il regolamento. E per inciso, alla scorsa maratona di NY a cui ho partecipato, si potevano usare players mp3 🙂

  10. Pasquale, sono due prodotti diversi. il miCoach è forte sulla tabelle, sul tracking dei miglioramenti con una visione più ampia ed orientata all’intero iter di allenamenti. Con il micoach hai un virtual trainer che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi.
    Io uso il garmin (ho un 205) invece per verificare in modo più veloce ed immediato il singolo allenamento, con l’indicazione della distanza, del passo, del tempo di allenamento.
    Insieme mi danno tutti gli strunenti di cui ho bisogno per allenarmi, con una visione molto dettagliata su diversi livelli di analisi.

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