Una corsa nella pioggia (…con le Adidas Glide 2)

Ieri è stata una giornata uggiosa con una leggera costante pioggia (almeno dalle mie parti). Per una volta, ho chiuso l’ufficio alle 17.50 (e non alle 20, come abitualmente mi capita, gh), sono andato a casa e mi sono preparato per una nuotata, ooops, una corsa sotto la pioggia. Poter correre liberamente sotto la pioggia mi ha dato una meravigliosa sensazione da uomo libero, di libertà, di passione per la corsa, di soddisfazione, di freschezza e gioia. Non sempre correre fa questo effetto, alcune volte è anche pesante, ma ieri sera è stato fanstatisco, perchè ho deciso di non perdermi quel momento, quell’attimo di poter correre a braccia aperte, occhi chiusi e con la faccia rivolta all’insù, come quando si giocava da bambini a mangiare la neve che scendeva. Quei momenti sono unici e non li si può perdere. Correre sotto la piogga è liberatorio e molto divertente. Una doccia calda tolgono via il freddo e la fatica di una corsa nelle pozzanghere, con i piedi inzuppati di acqua. Per questa corsa ho usato le mie Adidas Glide 2 (ormai sono da battaglia) e mi sono sembrate accettabili. Non sono impermeabili, anzi, l’acqua passa come se fossero sandali, ma sono scarpre da running, non da trial. Le cuciture e la struttura hanno tenuto senza disfarsi. Il modo migliore per entrare in una pozzanghera alta anche una spanna, è quella di tenere la punta del piede verso l’altro, entrare con il tallone ed appoggiare la punta con un movimento continuo. In questo modo si riduce la quantità di acqua che entra nella scarpa. Correre è meraviglioso, farlo sotto la pioggia è divertente 🙂