32km (20miles)

Oggi dovevo fare 30/35km. Ho puntato la sveglia alle 6.30, fatto colazione, ho preparato l’enervit, il gel energetico, una redbull e fatto il riscaldamento. In settimana ho fatto solo 4 uscite, tutte abbastanza veloci, tra i 5 e i 10km cercando di stare il puù possibile sotto i 4min/km.

28043-1Esco puntuale alle 7.30, con le mie nuove Saucony Ride 2. Ero molto curioso di vedere come si sarebbero comportate con un’uscita impegnativa. Venerdi sui 10km mi sono sembrate ottime, ma il vero test lo volevo vedere con più di tre ore di allenamento. I primi 11km sono stati difficili. Forse mi sono coperto più del necessario (16gradi) e quindi ho sudato troppo. Al primo giro mi sono cambiato maglia, felpa e sono ripartito solo con una maglietta leggera (ero a temperatura da locomotiva 🙂 ). Oggi mi sentivo troppo stanco e scarico. Le scarpe devo dire che sono comodissime. Si sente la leggerezza (molto più leggere delle Asics Nimbus 10 di prima. Pochi grammi ma sulla distanza si sente parecchio!). Ho iniziato a sentire il dolore alla caviglia sinistra, che ormai mi sta dando qualche preoccupazione da 3 settimane. Riparto e cerco di non cedere al dolore. La mia tecnica è quella di seguirlo e focalizzarlo. Mi concentro sul dolore fino a quando non lo sento più. Ha funzionato ma credo che anche le scarpe hanno contribuito tanto a darmi la giusta impostazione per correre bene ed appoggiare correttamente il piede. Secondo giro, 22km, sono in ritardo di 8 minuti sulla mia tabella. Sono troppo scarico di energie ma non si molla. Correre è 60% testa, il resto sono gambe e fiato. Bevo la redbull, mezzo litro di enervit e via per il terzo ed ultimo giro. Il dolore alla caviglia non c’è più, l’aria fresca e il sole ormai alto rendono l’allenamento piacevolissimo. Dopo i 28km sento che sto cedendo. Comincio a sentire qualche dolore ai legamenti del ginocchio, ma questo dolore va bene, perchè fa parte dell’allenamento (se devo sentire male, che sia per qualcosa di buono), però ho iniziato a rallentare di 30secondi al km, mi avvicino troppo al ritmo di un bradipo. Ora sto facendo una corsa solo di testa. Le gambe e il fiato ci sono, ma non le energie. Non ho niente da bere (mi sono dimenticato di fare scorta di gel energetici in settimana). Sono in riserva. Comincio a ripetere nella testa il mio mantra per non cedere, per non mollare, è qualcosa che suona come “no pain, no gain”, ma è molto più personale. Cerco scariche di adrenalina per non rallentare. Arriva il pezzo finale, gli ultimi 2km, attraverso il bosco, che costeggia la roggia. Conosco ogni sasso, ogni pianta. Sono due anni che corro quella strada parecchie volte la settimana. Mi aiuta a contare i metri finali. Le scarpe sono state meravigliose. Comode, leggere e sono senza dubbio le migliori comprate (tra Mizuno ed Asics). Ho chiuso con 15 minuti in più di quanto avrei voluto, ma era comunque importante stare oltre i 30km. Domenica prossima ho la Mezza Maratona di Monza. 21km e cercherò il mio record. Ora mi servirebbe un massaggio del Roby (massaggiatore della nazionale di sci). Lui sa come rimettermi in forma.