un messaggio trabocchetto per proporre di migliorare la mia alimentazione

Ieri sera verso le 23.30 ricevo nella posta di facebook questo messaggio:
Ciao Roberto,
Sto facendo un sondaggio tra i miei amici di FB riguardante l’alimentazione, un soggetto che studio e che mi appassiona da molti anni, se questo argomento è per te di interesse, ti sarei grato se mi potessi rispondere alle domande seguenti:
1) cosa mangi di solito a colazione ?
2) ti senti di solito in forma e pieno di energia per tutta la mattinata fino all’ora di pranzo ?
3) uno dei tuoi obiettivi primari attualmente è perdere peso o sentirti più in forma ?
4) sei attualmente alla ricerca, o interessato, a nuove soluzioni per migliorare la qualità della tua alimentazione ed aumentare il tuo livello di salute, energia e benessere ?
Ti ringrazio anticipatamente per le tue risposte.
A presto

Visto l’orario e la stanchezza di una domenica particolarmente attiva, non sono molto propenso a fare sondaggi, ma c’è qualcosa che mi lascia un pò perplesso nella struttura del messaggio, che sa tanto di “provo a venderti qualcosa”.

I motivi sono:
1) non lo conosco personalmente, quindi quel finto tono di confidenza diretta mi suona un pò troppo diretto. Presentarsi forse sarebbe stato più credibile.
2) si pone come uno “studioso” di un argomento un pò troppo ampio, complesso e in qualche modo molto scientifico eppure mi fa solo 4 domande, anzi, tre domande ed una domanda trabocchetto
3) certo che l’alimentazione è di mio “interesse“, ma la pochezza delle domande denota un suo disinteresse sull’argomento e più un interesse su di me (e già questo mi infastidisce)
4) la prima domanda “cosa mangi di solito a colazione” potrebbe sembrare attinente con la sua passione per l’alimentazione, ma uno che discerne la materia, forse avrebbe potuto formulare una domanda più precisa, proprio per inquadrare l’utente in una determinata categoria di studio (già qui monta il mio sospetto che non sia un vero sondaggio)
5) la seconda domanda è ancora generica e soggettiva, quindi non propriamente inquadrabile nello studio. Se volessi approfondire quella materia, dovrei poter raggruppare le risposte in categorie, soggetti, età, attività sportive, ecc…mentre niente di tutto questo viene raccolto da questo fantomatico questionario.
6) già con la terza domanda comincia a palesarsi l’obiettivo nascosto (vendermi qualcosa) con quella bruttissima frase “perdere peso” (tipico da venditore) o con l’alternativa “sentirti più in forma” (idem. forse)
7) alla quarta domanda arriva il tentativo di aggancio: provare a sondare se posso essere interessato a scoprire qualcosa che io non so, ignoro. Questa domanda si riaggancia alla chiosa iniziale in cui si presenta come “esperto di alimentazione” visto “che studio e che mi appassiona da molti anni“. A questo punto, l’aspetto scientifico dello studio sull’alimentazione è andato completamente alle ortiche ed ora ho la fantastica occasione di poter migliorare la “qualità della tua alimentazione” – ma chi ti ha detto che la mia alimentazione non è di qualità??? L’hai scoperto guardando la mia foto du facebook? – ed anche di poter “aumentare il tuo livello di salute, energia e benessere” – ah, l’energia, quel parametro tipico dell’alimentazione – ok, brucio calorie e le trasformo in energia – ma qui ci si riferisce a qualcosa di più metafisico e soggettivo – e quindi ora non posso farmi scappare l’occasione di poter scoprire tutto questo.
In effetti mi sono stupito che nel messaggio non ci fosse un action link del tipo “scopri ora come migliorare la tua alimentazione – clicca qui”. Anzi, magari l’avrei preferito rispetto ad un messaggio “esca” come questo appena ricevuto. Come prova per verificare il mio sospetto, ho risposto brevemente con questo messaggio:

1) cappuccio, briosche, spremuta arancia
2) si
3) stare in forma
4) no, grazie.

E come mi aspettavo, pochi minuti dopo mi risponde ma non con altre domande o richieste di approfondimento sulle mie abitudini alimentari. Questo ha confermato che il primo messaggio non era uno vero sondaggio, ma solo un tentativo di propormi qualcosa.
Ecco, che fastidio.