[running] Come fa una mamma con un lavoro e due bambini a preparare la sua prima 5km in 3 mesi
Sonia, una mia amica, è mamma, ha un lavoro che la tiene impegnata tutto il giorno, due bambini che deve seguire ed accompagnare (dopo il lavoro) agli allenamenti di calcio, di danza, catechismo, all’asilo ed ovviamente, come moglie (di un mio caro amico) deve anche pensare alla casa, lavare e cucinare.
Una sera di tre mesi fa, mentre eravamo a cena insieme con le rispettive famiglie, mi chiede “Roby, visto che corri e sei appena tornato dalla maratona di Boston, mi insegneresti a correre?”. Suvvia, non è certo una domanda che mi sento fare spesso. Correre non si può insegnare (pensavo). Sapendo tutti gli impegni che ha (come tutte le mamme che lavorano, con i due figli, la casa, la spesa, è lei che porta davvero avanti la sua famiglia) la prima cosa che le ho chiesto è stata “ok, possiamo andare insieme, ma devi riuscire a trovare il tempo. Come fai con tutte le cose che hai da seguire?”. Lei mi guarda dritto negli occhi e senza pensarci su un attimo mi dice “ce la faccio”. Solo le donne così sanno darti una risposta che non lascia alcun dubbio sulla loro determinazione.
La prima uscita che abbiamo fatto insieme, a metà giugno, è stata più che altro un supplizio. Correva con le spalle curve, mani e braccia come se fosse una boxer, busto in avanti, falcata scarsa e pochissimo fiato. Dopo 200 metri ci siamo fermati, lei paonazza, in preda alla fatica e ansimante priva di ossigeno, di nuovo così dopo altri 300 metri. Fare 1km è stato parecchio faticoso, più per me che per lei. 🙂
Nelle due/tre settimane successive siamo riusciti ad andare a correre nel pomeriggio tardi/sera, quando in estate c’è ancora luce, sempre dopo i rispettivi impegni di lavoro. Sono riuscito a migliorare la sua postura ed aumentare la sua resistenza. Principalmente abbiamo fatto fondo lento, con scatti in chiusura, sui 50/100 metri, dando tutte le energie che le rimanevano. L’ho ripresa con l’iphone per farle vedere il movimento delle sue gambe e del busto troppo proteso verso l’avanti, caricando eccessivamente il peso sui quadricipiti, sprecando energie inutilmente. Le è servito per capire dove sbagliava e riuscire a concentrarsi e correggersi mentre corre.
Alla prima settimana di luglio è riuscita a fare il suo primo km senza pausa, mantendo un’andatura di 6.30 min/km. Visti i problemi con il mio menisco e la tendinite, era un’andatura perfetta anche per me. Per metà luglio, tra accudire i bambini a casa per le ferie estive e tornare in tempo a casa per preparare la cena, era già riuscita a superare i 2km di allenamento, conquistando velocità e fiato!
Ad agosto è riuscita a mantenere la corsa per 3km senza stop, migliorando la postura, l’efficacia dei suoi passi, la falcata, la resistenza avvicinandosi ai 6 min/km.
In questi mesi l’ho vista cambiare anche nel modo in cui affronta la corsa. All’inizio di questa esperienza, era quasi imbarazzata per il suo livello da principiante. Ad agosto, dopo 2 mesi di allenamenti, la dovevo rallentare per farle mantere la velocità e non dare tutto mei primi 500 metri. A volte si è stupita di quanta energia riuscisse a trovare nella corsa dopo giornate pensantissime tra impegni di lavoro e di mamma.
E’ cambiata nel modo di vedere gli ostacoli e gli obiettivi. Più di una volta mi ha detto che la corsa la sta aiutando tantissimo a vedere più raggiungibili anche gli ostacoli che prima la mettevano in crisi. Già, sono cose che i runners sanno bene. Se ci metti la passione, il cuore e la testa, si può arrivare a fare qualunque cosa, anche correre quando credi di non avere più energie.
Il primo settembre mi sono operato al menisco. Non sapevo dopo quanto tempo sarei tornato a correre. Dopo 3 giorni avevo buttato via le stampelle e 10 giorni dall’intervento, avevo fatto i primi 2km di corsa (molto lenta). Questo recupero così veloce ha riaperto la mia stagione running, moderatamente. Ho cercato subito una gara per divertirmi un pò, non troppo impegnativa. Ho proposto a Sonia di andare a correre la “The Media Running Challenge”, 5km non competiva, il 25 settembre.
Per due giorni è andata in paranoia ripetendo “non ce la faccio”, per poi iniziare a pensare come una vera runner e si è allenata nel modo giusto, con ripetute e fondi, alle 8 di sera, col buio, appena prima di cena e dopo aver smazzato lavoro e bimbi. Così si fa!
Il venerdi prima della gara ci siamo ritrovati per l’ultimo allenamento. Quel pomeriggio era carica (adrenalina da tensione). Abbiamo fatto i normali 4km di allenamento (ormai distanza minima). Per un paio di volte l’ho dovuta rallentare (non volevo caricare troppo il mio ginocchio). Alla fine del percorso, ho guardato il Garmin, ho guardato lei e le faccio “ancora 200 metri?”. Bhè, 200 metri in 200 metri, abbiamo aggiunto 1000metri, raggiungendo i suoi primi 5km in allenamento (in 34 minuti). La sua faccia era più incredula che felice. Questo l’ha fatta sentire sicura che la domenica mattina successiva, sarebbe stata all’altezza della The Media Running Challenge.
La cosa che l’ha emozionata di più è stata l’atmosfera da gara, circondata da runners, all’interno dell’Arena di Milano. Aveva le mani sudate, era agitata e nervosa. Comprensibile per i suoi primi 5km ufficiali con rilevamento cronometrico.
Ha fatto una gara fantastica, controllando la postura, il passo, riuscendo anche a parlare (importante perchè ha dimostrato di aver guadagnato tanta resistenza e fiato). Abbiamo chiuso in 29 minuti (il suo PB – Personal Best), entrambi, allo stesso passo. Questi sono stati i suoi primi 5km ufficiali, certificati, da mamma, con un lavoro, una famiglia, due bambini, un marito (che la supporta alla grande in questa sua esperienza!) e tanti altri impegni che solo una donna (vero capo della sua famiglia) deve gestire. Correre fa bene, da energia, fa prendere la vita in modo migliore, tutto diventa più fattibile. Brava Sonia, brave le donne come lei che non mollano e per fortuna tante sono anche runners, ponendosi obiettivi impensabili solo 3 mesi prima.
bhè davvero tanti complimenti, soprattutto per essere riuscita ad organizzarsi con i bimbi!